Tablet, i nuovi netbook?

Lo ammetto, sto iPad di Apple mi ha un pò solleticato l’interesse. Per la sua natura software totalmente chiusa non lo comprerei mai, ma il device in se mi ha attirato. Credo che i tablet avranno sicuramente un futuro, dubito però possano fare il boom dei netbook.

Dal punto di vista commerciale per ora credo che il problema sia la mancanza di un target ben preciso, sono giochetti da salotto o possono realmente sostituire un netbook? Sono smartphone più grandi o dei netbook touch senza tastiera? BHO 🙂

Credo che ogni azienda avrà la sua visione delle cose e che proporrà device differenti a tutto vantaggio dell’utente (informato), ma così chissà quanto ci metterà a diffondersi come mercato.

Da utente ammetto che io stesso non saprei bene come usarlo. Questa cosa mi allontana sicuramente dal comprare un aggeggio del genere ma non dal non ammirarlo!

La prima idea che mi viene in mente è usarlo in sostituzione di giornali e di carta e penna; giornali non ne leggo mai, ma ho il feed reader sempre pieno con notizie varie. Per leggerle però devo stare ore davanti al computer…ditemi che non sarebbe più comodo sedersi in poltrona come si fa ora con i giornali.

Credo che sia stato lo stesso pensiero che hanno fatto Apple e altri e così si stanno creando device a “basso costo” di produzione con hardware particolare (CPU+GPU integrate) e software più o meno chiuso ma comunque lontano dai normali sistemi operativi per computer.

Soluzioni di questo genere però personalmente mi fanno paura. Tralasciando l’iPad che ha un sistema operativo troppo chiuso e limitato anche solo per un cellulare le alternative sono Android e Windows 7.

La mia paura è che i tablet vengano considerati come dei telefoni dove il bios e il bootloader sono cose su cui solo il produttore può mettere le mani, il risultato nei cellulari è che non puoi scegliere liberamente di cambiare sistema operativo.

Negli ultimi mesi Android è arrivato nelle nostre case, il vantaggio di cellulari con un sistema operativo aperto però si ferma al sistema in sè, io posso studiare, modificare e usare versioni moddate di Android, ma il bootloader è sempre lì…

Ci può stare che mi vendano un tablet con Android, probabilmente rappresenta la scelta migliore in questo momento, anche se sono convinto vada ben rivisto e modificato dato l’utilizzo differente rispetto a quello di un cellulare. Ma se mi stufo e voglio provare Chrome OS o qualche versione di Linux (moblin sarebbe figo!) o anche windows se l’hardware è abbastanza potente? Sarebbe plausibile con uno schermo da 7 o 10” . Siamo sicuri di poterlo fare con i tablet che escono ora? A mio avviso è una questione molto importante, ma in tutti gli articoli a riguardo che ho letto non si parlava di questo.

Detto ciò ecco una tabella di confronto hardware fra i tablet in uscita…qualcuno mi spiega perchè continuare a parlare di iPad? il Notion Ink secondo me è il migliore contando che sembra costerà 320$ e avrà la tecnologia Pixel QI che rende inutile l’E-Ink del Kindle (perchè Apple non c’ha pensato?).

Video di presentazione del Notion Ink

2 risposte a “Tablet, i nuovi netbook?”

  1. Post molto interessante.
    Penso che l’argomento iPad si presti ad allargarsi a molti sotto argomenti importanti sulle direzioni future che potrà prendere l’informatica e il “vivere i dispositivi high-tech”.

    In particolare penso sia importante il passaggio in cui parli del timore che tutto il software venga blindato totalmente assieme all’hardware. Secondo me questo aspetto ha dei rapporti stretti con la drastica limitazione delle funzionalità offerte (no multitasking ecc).

    A differenza di molti che nella riduzione delle funzionalità vedono solo un “depotenziamento del dispositivo” io penso che questo potrebbe essere un passaggio obbligatorio per il futuro dell’informatica (logicamente di tipo consumer).

    In questa ottica si potrebbe vedere la necessità di un nuovo “framework” opensource che punti (paradossalmente) alla limitazione del software applicativo-enduser.
    Android lo si potrebbe vedere anche in questa chiave come esempio di OSS semplice da usare ma penso che si possa andare molto oltre, rimuovendo molte *funzionalità* paradossalmente tutto a beneficio dell’utente.

    L’argomento è tosto 🙂
    Qualche considerazione in proposito? (sempre se sono riuscito a spiegarmi a sufficienza)

  2. L’argomento è veramente tosto…credo vada al di là delle mie capacità di indovino ma ci provo 🙂
    Penso che le cose possano prendere due strade, quella che indichi te in realtà è già stata intrapresa da Apple.
    Apple qualche anno fa ha lanciato sul mercato il suo iphone 2g con un sistema operativo che faceva rabbrividire qualsiasi altro cellulare come tecnologia presente al suo interno.
    Il fatto che il sistema operativo fosse (e sia) molto blindato anche nella libertà di personalizzazione ha permesso di mantenere molto basso lo spreco di risorse e di limitare a 0 i bug, non solo quelli causati dal programmatore ma soprattutto quelli causati dall’incompetenza dell’utente, semplificando la realizzazione del sistema operativo. Non hanno perso tempo in multitasking e altre cavolate concentrandosi nell’estetica e nell’esperienza utente.
    Hanno visto che il modello di sviluppo funziona e hanno deciso che lo stesso metodo funziona benissimo anche con gli iPhone successivi nonostante le risorse hardware siano diventate ben maggiori, stesso discorso l’iPad ovviamente.

    A mio avviso come modello di sviluppo è completamente sbagliato, da una parte è vero che da 20-10 anni a questa parte i sistemi operativi e i programmi sono diventati molto più semplici da usare a vantaggio dell’utente, ma credo che nel frattempo la tecnologia diventerà parte integrante della vita di tutti e che pian piano tutti dovranno farci i conti, credo che gli utenti diventeranno sempre di più consapevoli di cosa stanno usando e cosa stanno facendo, diventeranno insomma più esigenti. In quest’ottica non puoi assoolutamente togliergli dai dispositivi che usano funzionalità come multitasking, personalizzazione e libertà nel scegliere che software usare.

    Il discorso potrebbe non essere applicato ad alcuni tipi di dispositivi come i cellulari. Da un cellulare ci si aspetta semplicemente che funzioni che sia veloce e che ti duri la batteria. Sono fiducioso però che anche lì grazie ai progressi nell’hardware e grazie ad un utenza sempre più esigente anche soluzioni come android(che rispetto ad un iPhone ha più funzionalità o meglio più libertà di utilizzo) potranno fare la differenza.
    Ovviamente Android in un netbook o in un tablet invece rappresenta una limitazione della libertà di utilizzo, ma riagganciandomi al discorso del post, se android viene assieme alla possibilità di un dual boot ben venga!

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