Così Pasolini commenta su “Vite Nuove”, periodico comunista, la morte del fratello Guido; partigiano ucciso dalle truppe di Tito al confine con la Jugoslavia: (…) Che la sua morte sia avvenuta così, in una situazione complessa e apparentemente difficile da giudicare, non mi dà nessuna esitazione. Mi conferma soltanto nella convinzione che nulla è semplice, […]